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IL RUOLO DELLA PACE NEL DISCERNIMENTO: breve testimonianza vocazionale


Prima di entrare dai Piccoli Frati e Piccole Suore di Gesù e Maria, avevo visitato un'altra comunità di suore che sembrava essere per me assolutamente perfetta. Avevo trovato quella comunità di suore online e mi sembravano essere tutto ciò che io avevo sempre voluto trovare in un convento. Il canto (un mio talento). Il silenzio. L'isolamento dal mondo. Cucitura di paramenti liturgici (il mio hobby dei sogni). Gli abiti neri meravigliosi. Assolutamente tutto. Ma il mio cuore era diviso: qualcosa mi spingeva verso le Suore Povere. Cosa avrei dovuto fare?


I miei genitori mi suggerirono di andare da questa comunità per una settimana, così da conoscerla durante le vacanze natalizie dal collegio ed io ero d’accordo che questo sarebbe stato un passo saggio nel discernimento. Al momento del mio arrivo, rimasi completamente incantata. Era tutto così perfetto... ma ero lì per discernere la volontà di Dio, non la mia. Avevo bisogno di sapere una volta per tutte in quale comunità religiosa Dio voleva che io entrassi: questa, o le Suore Povere?


Qualcosa di strano però iniziò ad accadere dentro di me dal secondo giorno in poi: Agitazione. Inquietudine interiore. Poi lacrime, mancanza di pace. Perché? Sembrava tutto così perfetto. Cosa c'era di cui preoccuparsi? Per davvero questo posto non era il mio posto? Cominciai a rendermi conto che il Signore stava strappando il mio cuore alla mia volontà e lo stava avvicinando al Suo. Mi resi conto che, sin dal mio arrivo, Egli mi indicava le Suore Povere in Louisiana. Ogni giorno durante quella settimana fu pieno di conferme di questo, conferme che venivano attraverso la mia preghiera e letture spirituali, attraverso coincidenze e attraverso l’agitazione nel mio cuore.


Tornai a casa alla fine di quella settimana, veramente grata per la bella esperienza, ma certa che non sarei tornata più in quel convento per un'altra visita di discernimento. Non era quello il mio posto. Tuttavia, c'era ancora qualcosa che continuava a turbarmi per molto tempo: in quel convento avrei potuto mettere a frutto i miei talenti per la musica e per il cucito. E li avrei usati per la gloria di Dio! Perché Dio non mi aveva chiamata lì? Ebbene, ho capito la risposta solo dopo essere entrata dalle Suore Povere: nell'altra comunità sarei stata una tra tante. Tutte lì imparano a cucire e cantare. Ma adesso nella comunità, ricopro un ruolo molto importante per il nostro ministero. Sono quella che sa cucire i nostri abiti e sono quella che è più capace di guidare il nostro canto di ogni giorno. Per questo Dio aveva bisogno di me qui.


L’agitazione che avevo provato durante quella visita si è dissolta ora che sto realizzando la mia vera vocazione. Qui ho la pace. Non una pace qualsiasi, ma: la pace divina. La pace che pensavo non potesse mai essere raggiunta in questo mondo. Certo, ci sono delle lotte. Certo, ci sono tentazioni. Ma fintanto che terrò il mio cuore fisso sulla volontà del Signore, la pace regnerà su tutto.

Sr. C.M.A.

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