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Vi è più gioia nel dare che nel ricevere! (At 20,35)



Tre, due, uno, via!

Dopo un anno trascorso in Sardegna, in casa di formazione, tra studio, attività comunitarie e parrocchiali, finalmente si riprende con la parte più attiva del nostro carisma, cuore della nostra spiritualità: i pellegrinaggi di totale Provvidenza, con lo scopo di aiutare quante più anime possibili ad avvicinarsi ai Sacramenti, particolarmente alla Confessione e alla Santa Comunione (Cfr. Statuto dei Piccoli Frati e Piccole Suore di Gesù e Maria, cap 1.6)


Quest’anno il trio di cui facevo parte era composto da me, sorella Roberta e Fra Emanuel, che guidava il nostro gruppo. Siamo partiti da Noto il 22 luglio. L’itinerario che il nostro fondatore, Padre Volantino, aveva pensato per noi, prevedeva la visita delle tombe dei Santi Apostoli che si trovano in Italia. Sentivo l’entusiasmo crescere di giorno in giorno! Avevo un bellissimo ricordo del pellegrinaggio dell’anno precedente e non vedevo l’ora di rivivere quell’ esperienza! Tutto viene messo nelle mani di Dio che si prende cura di noi e non ci fa mancare niente, proprio come Gesù disse ai suoi apostoli: “«Quando vi ho mandato senza borsa, né bisaccia, né sandali, vi è forse mancato qualcosa?». Risposero: «Nulla».” (Lc 22,35).



Non mi soffermerò, in questo articolo, a parlare dei singoli incontri fatti, ma vorrei raccontarvi brevemente di come il Signore ci accompagna e della gioia che ci fa sperimentare.

Una cosa semplice che anche quest’anno mi ha sorpreso è come non ci è mai mancata la cosa penso più essenziale in estate: l’acqua! Mi piace ricordare l’episodio di Elia che si reca, sotto il consiglio del Signore, dalla vedova di Zarepta di Sidone in tempo di carestia: “l’orcio dell’olio non diminuì” (cfr 1Re 17,16). Così quelle bottigliette d’acqua che ci offrono non sembrano svuotarsi mai fino a quando non vengono nuovamente riempite o sostituite! Non ci manca mai un pasto nutriente per poter proseguire il cammino (cfr. 1 Re 19,7) e un posto accogliente dove trascorrere la notte.


Nei momenti di stanchezza, magari dovuti al caldo estivo, quando meno te l’aspetti si ferma una macchina, le persone si accostano e ci chiedono se abbiamo bisogno di un passaggio, e questi spesso ci portano a destinazione accogliendoci con sorrisi ed esperienze da raccontare! Ciò che ci arricchisce di più però è vedere le lacrime delle persone che dopo l’evangelizzazione si trasformano in sorrisi, l’iniziale chiusura verso i Sacramenti che diventa promessa di riavvicinamento, gli abbracci di chi ha trovato risposte certe, le delusioni passate tramutate in fiducia in Dio. La Speranza di stare meglio (in chi è aperto ad ascoltare e accogliere il messaggio che ci sforziamo di portare) trova spazio nei cuori di chi cerca la Verità (cfr Gv 14,6).


Questo è ciò che il Signore fa attraverso dei piccoli frati e delle piccole suore: porta il messaggio di salvezza, giustizia, gioia e pace eterna (cfr Rm 14,17); questo è ciò che cerchiamo di fare: annunciare il Regno di Dio dove finalmente ed eternamente risorgeremo “belli, perfetti e giovani per sempre” (Padre Volantino), perché come disse Gesù “vi è più gioia nel dare che nel ricevere” (At 20,35).


Sorella Carola, postulante psgm

 

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