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TESTIMONIANZA VOCAZIONALE

Aggiornamento: 22 giu 2021

“Se ho trovato grazia ai tuoi occhi,

dammi un segno che proprio Tu mi parli” (Gdc 6, 17)

Spesso crediamo che sia meglio non chiedere dei segni a Dio per “non tentarlo”, per non metterlo alla prova. Anche io avevo paura a farlo, ma mi chiedevo: “come faccio a capire se realmente quello che sento dentro di me è la Sua volontà o è soltanto una mia fissazione, una cosa di cui mi sono convinta solo perché l’idea mi piace e mi fa stare bene?”. Mi ripetevo spesso una frase che Fra Volantino dice in una catechesi: “Se l’idea ti piace, il desiderio te lo ha messo Dio”. Questo mi incoraggiava, ma non mi bastava. Infatti lui diceva anche che: "se questo non ti basta, puoi chiedere altri segni, come Gedeone"!


Sicuramente nella preghiera il Signore mi dava già tante risposte ma per me non era abbastanza. La mia Guida spirituale, cioè Suor Veronica, allora mi ha detto che non c’era niente di male nel chiedere un segno chiaro al Signore se nel mio cuore c’era il desiderio vero e sincero di voler capire e fare la Sua volontà e dato che anche alcuni personaggi della Bibbia lo hanno fatto (Cfr. Is 7, 11; Gdc 6, 17; Gv 6, 26).


Quando finalmente sono andata a fare il mio primo ritiro, non volevo tornare a casa senza avere la certezza che a parlare al mio cuore fosse proprio Lui. Ed è successa una cosa incredibile!


Un pomeriggio la mia Guida è venuta nella mia stanza per portarmi una copia della loro Regola da leggere. Siccome non aveva spillato i fogli, per tenerli tutti insieme in ordine, aveva usato un biglietto verde ripiegato. Mi ha detto che se volevo, potevo tenere anche quel foglietto su cui era scritta una “potente preghiera per ottenere delle grandi grazie”.

Quando lei va via, apro quel biglietto e leggo la preghiera. C’erano degli spazietti vuoti da compilare con il proprio nome, il segno richiesto e la promessa da fare al Signore. Il biglietto diceva anche di mettersi, se possibile, in ginocchio davanti al Tabernacolo. Non ho parlato a nessuno di questo, neanche alla mia Guida.

Ci penso un po’, poi prendo il foglio, una penna e vado nella cappella accanto alla stanza che stavo usando. Un pochino spaventata e con le mani che mi tremano, mi inginocchio, faccio un bel respiro e comincio a compilare quel bigliettino. Metto il mio nome, continuo con la richiesta del segno (che, avevo pensato, doveva essere una cosa particolare, che difficilmente poteva succedere) e scrivo: “voglio che mi si faccia un segno della croce sulla fronte”; infine aggiungo la promessa: "tutta la mia vita”! Ho alzato lo sguardo verso il Tabernacolo e, come Gedeone, ho detto a Gesù: “dammi questo segno se sei proprio Tu che mi parli”.


I giorni intanto passavano e del segno ancora nulla e questo mi scoraggiava. Ma la sera prima di ritornare a casa, dopo aver pregato il Santo Rosario tutte insieme, una suora, senza nessun motivo apparente, si avvicina e mi fa il segno della croce sulla fronte!

Non riuscivo a crederci! Ero stupita, ero stravolta, ero felice!!

Ecco il segno della certezza!

Attraverso quella piccola suora Dio ha risposto alla mia richiesta!

Adesso tocca a me mantenere la promessa!


Un'aspirante psgm

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