
Pace e bene a tutti, sono Suor Luce Maria.
Con questo articolo vorrei raccontarvi proprio come ho capito il mio nome religioso, del perché all’inizio non volevo accettarlo e dei segni di conferma che il Signore mi ha dato per farmi capire che cambiare nome era la Sua Volontà.
Tutto è iniziato nel 2017 con un sogno: ho sognato un ragazzino di nome Joshua (che significa Dio salva) visto da tutti come incapace, ma che in realtà era un prodigio. Lui emanava luce e faceva felici tante persone che erano avvolte dall’oscurità, perché quando lui passava donava la sua luce e queste persone si illuminavano creando alla fine una catena di luci!
Questo sogno per me era diventato un segno importante perché grazie a suor Veronica (la mia guida spirituale) avevo capito che quel ragazzino del sogno deriso da tutti, poteva rappresentare me, che nella mia adolescenza ho subito del bullismo, ma che non per questo dovevo lasciarmi abbattere, perché avevo anche io qualcosa da donare agli altri e che anche io, in Cristo) potevo essere luce per gli altri (cfr. Mt 5, 14). Oggi ho capito che questa missione la posso realizzare, nel mio caso, consacrandomi al Signore, infatti il 2 febbraio, giorno della Festa della Presentazione del Signore e Giornata mondiale della Vita Consacrata, si legge nel Vangelo di Luca che l’anziano Simeone dice di Gesù «luce per illuminare le genti» (cfr. Lc 2,32) e in effetti in questo giorno detto anche della Candelora «in chiesa vengono distribuite le candele benedette accese durante la processione, a significare la diffusione della fede e della speranza cristiana, e poi conservata in casa. Questo gesto simboleggia la luce di Cristo» (www.missionidonbosco.org).
Un altro episodio simpatico che vi voglio raccontare è che un giorno, nel 2018, stavo parlando con suor Veronica e lei mi ha detto per scherzare: “tu sarai suor Luce“, ma la cosa fortissima è che lei non poteva sapere che, mentre il giorno prima stavo parlando con mio fratello di eventuali nomi religiosi, lui mi aveva detto anche: “Elisa ti piacerebbe il nome Maria Luce ?” e io gli avevo risposto che mi sarebbe piaciuto il nome ”Sole Maria Luce”. Ricordo che continuavo a pensare a questo possibile nome e una notte ho sognato una voce che mi diceva: "tu sarai Suor Luce Maria Sole”. Ogni volta che andavo a fare esperienza dalle piccole suore a Cremona, trovavo un segno sulla luce, nel Vangelo o durante le preghiere e il Santo Rosario, come per esempio quando suor Susanna aveva detto che sulla nostra testa devono apparire delle lingue di fuoco, come per indicare che noi siamo come delle candele che illuminano la strada delle anime e le aiutano a non cadere nel burrone dell’inferno. Qualche giorno prima avevo letto questa frase: "Lo Spirito Santo ci trasformerà in vere candele viventi con le fiammelle in testa, che vogliono consumare fino alla fine la propria esistenza per far luce al prossimo".
Un altro segno bello l'ho ricevuto quando, poco prima di partire per i 6 mesi le maestre della scuola dove facevo volontariato, mi hanno regalato una foto dove io abbracciavo i bimbi e dietro la foto c’era scritta una frase di Papa Francesco che diceva: "Vivere come una lampada accesa, questa è la vocazione cristiana”.
Per me tutti questi passi erano dei segni di conferma che dovevo essere Luce per gli altri, che la mia missione era questa. Ma non me la sentivo di cambiare nome, al massimo pensavo di mettere Luce come terzo nome; forse l’idea di cambiare nome mi spaventava un po’. Nel frattempo erano venuti fuori altri nomi che io però continuavo a rifiutare e il giorno dopo il Noviziato di suor Emanuela, Padre Volantino mi aveva chiesto quale sarebbe stato il mio nome da suora e io gli avevo detto con certezza: “Suor Elisa Maria Luce“ e lui mi aveva detto "perché non fai il contrario e ti chiami Suor Lucia Maria Elisa?". Ne avevo poi parlato con suor Veronica che mi aveva consigliato di pregare ancora per avere la conferma sul nome, così ho fatto la preghiera e ho chiesto al Signore che se il nome doveva essere Suor Elisa dovevo trovare nelle preghiere il Salmo 138, se era Suor Lucia dovevo trovare il passo "nella tua Volontà, Signore, è la mia gioia" (cfr. Sal 118) e se invece voleva il nome Suor Luce dovevo trovare "Lampada per i miei passi è la tua parola, luce sul mio cammino“ (cfr. Sal 118). Il giorno dopo, nei Vespri trovo nella prima antifona: “la tua parola è lampada ai miei passi e luce alla mia strada, alleluia“. E il salmo: "Lampada per i miei passi è la tua parola, luce sul mio cammino“. Quando ho letto questo ho subito capito che Suor Luce è il nome che da sempre il Signore aveva pensato per me!
Un ulteriore segno che ha confermato il nome Luce è stato scoprire che la mascotte del Giubileo di quest’anno è una pellegrina che si chiama Luce. Quando ho letto l’articolo ho detto: ”va bene, Signore ho capito!“ Luce sarà il mio nome!
Suor Luce Maria, Novizia psgm
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