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TESTIMONIANZA: Dalla corona corruttibile alla corona incorruttibile (cfr. 1 Cor 9, 25)


Non avrei mai immaginato di seguire la vita religiosa.

Il mio sogno illusorio era quello di essere un’atleta professionista, amavo giocare a futsal, ero il portiere della regione, tutti mi elogiavano, avevo contatti con persone importanti della zona (tra cui il portiere di futsal del Brasile) e tutto era sulla strada per realizzare questo sogno. Ma un giorno il Signore mi aprì gli occhi e mi fece vedere che quella non era la mia strada, dicendo: «Che giova all’uomo guadagnare il mondo intro se poi perde la sua anima» (Mc 8, 36 ). Il Signore mi ha fatto vedere con occhi di fede che questo mondo è fugace, ed è solo vanità, e che io devo cercare le cose eterne, quelle che non sono perdute, che devono lottare per salvare la mia vita nell'eternità. Così per tutto il tempo, il mio sogno di essere un atleta è diventato sempre più insignificante, non mi importava più di allenarmi, squadra, risultati, vittorie, ecc., fino al punto di smettere di giocare, perché non avevo più voglia di stare in campo, non potevo più concentrarmi, potevo solo pensare a Gesù e al suo modo di vivere.

Dopo aver lasciato la mia carriera, c'erano molte opportunità di giocare, che tanto avevo sperato, ma le ho rifiutate tutte perché il mio sogno non era più questo, il mio sogno era realizzare la volontà di Dio per la mia vita. Infatti, come dice San Paolo: "Nelle gare di uno stadio, tutti corrono, ma sai bene che solo uno riceve il premio. Corri, quindi, in modo tale che tu possa farlo. Tutti gli atleti si impongono su molte privazioni; E lo fanno per ottenere una corona corruttibile. Lo facciamo per una corona incorruttibile". (1Cor 9,24-25)

Mi sono dedicato più tempo a Dio, ho ascoltato la sua parola, poi ho cercato di dare vita alla mia vita e ho cercato la confessione e ho iniziato una vita totalmente rinnovata. Da quel momento in poi è sorta una domanda. Cosa vuole Dio da me? Qual è la mia vocazione? Per cosa mi sta chiamando? Mi ha risposto in modo sorprendentemente nell'Adorazione del Santissimo e non avevo dubbi che fosse per la vita religiosa. Ho cambiato totalmente la mia vita con l'aiuto della grazia di Dio, e nulla di ciò che facevo mi ha dava più soddisfazione, volevo sempre di più, solo Dio poteva soddisfare la mia anima, e il desiderio di vita religiosa cresceva sempre di più, volevo donarmi interamente a Lui e lottare per la santità.

Jamilly, aspirante psgm

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