La Nuova Testimonianza – Dal vecchio Matthew fino al nuovo Frà Antonio…
Dopo altre fortissime - ma nello stesso tempo meravigliose - esperienze spirituali, purtroppo a causa del passaporto, dovetti rientrare anche se a malincuore in Australia, dove nessuno poté subito capire neanche minimamente, l’altissima “quota” spirituale che si può raggiungere vivendo tale stile di vita, e cioè il Vangelo vissuto “sine glossa” (alla lettera), proprio come avevo avuto anch’io la possibilità di viverlo appunto nei Piccoli Frati! Ma tutto ciò, purtroppo, lo capii a mie spese! Infatti il diavolo, mi imbrogliò anche se per un breve istante in un modo sottile, facendomi pensare più o meno: <<Ma no, non è necessario ritornare in Italia, posso sperimentare la bellezza di quello stile di vita anche altrove, e non per forza dai Piccoli Frati!>>. Si, il nemico per un breve attimo, se così possiamo dire mi “sussurrò” all’orecchio tutto questo, facendomi dimenticare momentaneamente tutte le grandi Grazie che avevo ricevuto in Comunità dai Piccoli Frati, e oltretutto mi fece dimenticare, anche se solo per poco, quel fuoco nel petto che ardeva dentro me al vivere tale stile di vita! E questo fuoco nel petto (cfr. Lc 24, 32), era già uno dei tanti segni chiari che, ritornare dai Piccoli Frati era per me la piena volontà di Dio! Ma purtroppo questo io non lo capii subito, e così ebbi a che fare con diversi preti nel continente in cui ero nato, feci esperienze in diverse comunità religiose, ed entrai anche nel seminario di Sydney. Ma per quanto cercai, non riuscii a trovare qualcosa che potesse appagarmi spiritualmente neanche in minima parte, di come ero stato appagato dall’esperienza fatta con Fra' Volantino e i suoi fratelli, poiché torno a ripetere che per me, la piena Volontà di Dio, era già da allora come adesso, di far parte dei Piccoli Frati!
Intanto, nel frattempo, dall’altra parte del mondo, la loro forte testimonianza gridava continuamente alla mia coscienza. Infatti, ogni volta che aprivo la Bibbia e sentivo i nomi di Gesù e Maria, pensavo a loro! E dunque, sentendomi se così possiamo dire “come un pollo che gira sotto le fiamme torturanti della sofferenza e che ha raggiunto la cottura ideale” -cioè a dire: una cottura di tre lunghi anni, poiché in un certo modo “ero come un pollo dalla carne dura”, fui spinto dal Signore, e trovai finalmente la forza e il coraggio per lasciare tutte le cose belle dell’Australia e ritornare dai fratelli in Italia, per diventare Piccolo Frate e trovare là quella gioia (cfr. Sal 118,16a) che avevo perso.
Sono ora 20 anni che vivo in questa comunità dove attraverso tanti viaggi per il mondo, e innanzitutto per la Grazia di Dio, ho iniziato ad imparare non solo l’Italiano, ma anche un po’ di Francese e un po’ di Spagnolo. Ho compiuto gli studi teologici alla Pontificia Università Lateranense a Roma e sono stato ordinato diacono e presbitero in Louisiana negli Usa, dove attualmente sono amministratore di due parrocchie. Tutto questo per me è un segno sfacciato della presenza del Signore, anche perché le lingue, gli studi accademici e gli esami non sono mai stati la mia forza, e tuttavia il Signore mi ha fatto andare avanti con risultati davvero sorprendenti e da me realmente inaspettati!
Inoltre, da quand’è che sono frate mi trovo divinamente nella gioia, e la cosa che mi fa riflettere maggiormente - e non solo a me, - è il fatto che questa gioia piena la sto sperimentando proprio nella totale povertà, evangelica, come infatti conferma anche il Decreto Conciliare “Ad Gentes”, che a tal proposito dice: <<Vivendo autenticamente il Vangelo (…) il missionario deve rendere testimonianza al suo Signore fino a spargere, se necessario, il suo sangue per lui. Virtù e fortezza egli chiederà a Dio, per riconoscere che nella lunga prova della tribolazione e nella povertà profonda risiede l'abbondanza della gioia (cfr. 2Cor 8, 2)>>![1]
Un invito alla Santa perseveranza…
E dunque, a conclusione di questa breve testimonianza, colgo l’opportunità per regalarvi un ulteriore “piccolissimo ma preziosissimo semino spirituale, per me di grande valore,” e cioè: le “prime parole” che Frà Volantino Verde mi rivolse, quando lo incontrai la prima volta! Parole queste che ricordo, come se mi fossero rivolte in questo momento, che mi segnarono profondamente già da allora, e che spero di tutto cuore segneranno anche voi. Si, quella volta Frà Volantino, guardandomi diritto negli occhi e mettendomi le mani sulle spalle, con lo sguardo deciso ma sorridente, così nello stesso tempo, mi disse ricolmo dello Spirito di Dio: <<Tu, vuoi diventare Santo?>>. Io, a tale domanda inaspettata, dopo qualche istante di grande meraviglia, risposi di si, ma con un si al momento poco convinto; sarà dopo l’esperienza da “pollo nel barbecue” fatta in Australia, che capirò bene il peso e l’importanza di tale invito, e che da parte mia ho accettato molto volentieri, ritornando appunto dall’Australia per fare la Volontà di Dio, dato che come conferma anche l’Apostolo: <<Questa è la Volontà di Dio: la vostra santificazione>>. (1 Ts 4, 3a)
Ora io chiedo a te: quale è la tua risposta a tale domanda?
Dunque, detto ciò, vi lascio con questa bella meditazione, augurandovi di riporre sempre più, tutti voi stessi, nelle mani di Gesù e di Maria, affinché la nostra vita possa rispecchiare continuamente la vita del Maestro, per divenire nella Santa perseveranza, dei veri Cristiani, e cioè: dei veri imitatori di Cristo, poiché come dice anche l’Apostolo: <<Cristo patì per voi, lasciandovi un esempio, perché ne seguiate le orme>> (1Pt 2, 21b), facendo tutto per la maggior Gloria di Dio e per la Salvezza del maggior numero di anime possibili, “Meta” questa (cfr. 1Pt 1,9) e “Corona” Eterna (cfr. Sal 141,8c) della nostra Fede. Amen!
Padre Antonio Maria Speedy, pfgm
-------------------------- [1] Concilio Vaticano II°, Decreto Ad Gentes, n. 24b.
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