<<Un gruppo di donne stava studiando il libro di Malachia quando, nel capitolo 3, si imbatterono in un argomento di cui non sapevano nulla: "E siederà come chi purifica e raffina l’argento..." (Mal 3, 18). Questo versetto le lasciò perplesse, perché non riuscivano a comprenderne il significato in relazione a Dio. Uno di loro, però, si offrì di cercare di scoprire come si svolgeva il processo di raffinazione dell'argento, fino al prossimo incontro.
Si mise in contatto con un orafo e prese un appuntamento con lui. Non disse il motivo della sua curiosità, ma riuscì comunque a convincerlo a farla assistere al suo lavoro con l'argento.
L'uomo mise un pezzo di metallo sul fuoco e lo scaldò. Spiegò che nel processo di raffinazione l'argento doveva essere tenuto in mezzo al fuoco, dove le fiamme erano più calde, per bruciare tutte le impurità. Chiese se era vero che doveva sedersi davanti al fuoco mentre l'argento veniva raffinato. L'ascoltatore rispose di sì, perché doveva continuare a guardare l'argento tutto il tempo, per evitare che fosse distrutto dal fuoco.
La donna allora chiese: "Come fai a sapere quando l'argento è già purificato?"
"Ah! È facile - rispose l'orafo - quando ci vedo la mia immagine">>.
Fonte: sito web “fé com inteligência”
San Josemaría Escrivá dice:
"Il grande segreto della santità è assomigliare sempre di più a Lui,
che è l'unico e amorevole Modello". (Forja, n. 752)
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