Non sempre riusciamo a capire il modo di agire del Signore e per questo siamo portati a lamentarci con Lui perché non ci sentiamo ascoltati nelle nostre richieste, dimenticando che anche dietro dietro delle prove o degli imprevisti si può nascondere la mano provvidente di Dio.
Ecco una simpatica storiella per riflettere su ciò:
Un povero naufrago arrivò sulla spiaggia di un’isoletta deserta aggrappato ad un piccolo relitto della barca su cui stava viaggiando, dopo una terribile tempesta. L’isola era poco più di uno scoglio, aspra e inospitale. Il pover’uomo cominciò a pregare. Chiese a Dio, con tutte le sue forze, di salvarlo e ogni giorno scrutava l’orizzonte in attesa di veder sopraggiungere un aiuto, ma non arrivava nessuno.
Dopo qualche giorno si organizzò. Sgobbando e tribolando fabbricò qualche strumento per cacciare e coltivare, sudando sangue riuscì ad accendere il fuoco, si costruì una capanna e un riparo contro le violente bufere.
Passò qualche mese. Il pover’uomo continuava la sua preghiera, ma nessuna nave appariva all’orizzonte.
Un giorno, un colpo di brezza sul fuoco spinse le fiamme a lambire la stuoia del naufrago. In un minuto tutto s’incendiò. Dense volute di fumo si alzarono verso il cielo. Gli sforzi di mesi, in pochi istanti, si ridussero a un mucchietto di cenere.
Il naufrago, che invano aveva tentato di salvare qualcosa, si buttò piangendo nella sabbia. <<Perché, Signore? Perché anche questo?>> Qualche ora dopo, una grossa nave attracco vicino all’isola. Vennero a prenderlo con una scialuppa.
<<Ma come avete fatto a sapere che ero qui?>> chiese il naufrago, quasi incredulo.
<<Abbiamo visto i segnali di fumo>> gli risposero.
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