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Perché proprio la Croce?...


Santa Teresa Benedetta della Croce diceva «se desideri raggiungere Cristo, non lo cercare mai senza la croce»

(cfr. Edith Stein, Scientia Crucis, cap. III).


Ma perché dobbiamo cercare la croce? Perché la dobbiamo abbracciare? Anzitutto perché Gesù stesso ci dice di farlo: «se qualcuno vuol venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce ogni giorno e mi segua» (cfr Lc 9, 23). Con la croce comincia la sequela di Cristo; dalla croce scaturisce la vita ed è per questo che il Signore ci chiede di abbracciarla.

La Croce, «scandalo per i Giudei, stoltezza per i pagani» (cfr 1Cor 1,23), non è per noi cristiani uno strumento di tortura ma il mezzo per la redenzione! E’ questo che ci dona la croce: la salvezza! Ci salva se la guardiamo non con gli occhi del terrore e della morte, ma con gli occhi della vita e della Risurrezione. Noi valiamo il Sangue di Cristo e se ci crediamo davvero possiamo comprendere il valore che ha la nostra vita per Dio!


È, infatti, morendo sulla croce che Gesù, fattosi uomo e denudato della Sua dignità, ci riveste di quella salvezza di cui siamo stati spogliati con Adamo. Il peccato e la morte sono stati sconfitti con la Croce!

Con la Sua morte, Gesù ha vinto la morte! Questo è il nostro trofeo! Questa è l'arma che non pone fine alla “follia d'amore” che il Signore ha vissuto per noi ma che ne dà pieno compimento! Nell'immagine di Gesù in croce c’è tutto l’immenso amore di Dio per l’umanità. C'è il dono più grande: la Risurrezione, la vita eterna!

E’ per questo che se posi il tuo sguardo su di lei, non puoi non sentirtene attratto! Gesù ce lo aveva già annunciato dicendo «Io, quando sarò elevato da terra, attirerò tutti a me». (Gv 12,32)


San Giovanni della Croce affermava che quella della croce «è una porta stretta nella quale pochi desiderano entrare, mentre sono molti coloro che amano i diletti a cui si giunge per suo mezzo» (cfr. Cantico Spirituale)

Qual è il modo per poter entrare nella stretta porta della croce e giungere a questi diletti? È sicuramente l’imitazione di Gesù Cristo. Ce lo dice Lui stesso: «venite e me, voi tutti, che siete affaticati e oppressi, e io vi ristorerò. Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore» (cfr Mt 11, 28-29) . Ecco cosa ci fa riposare sulla croce: la certezza che se ci sforziamo di imitare Gesù, rialzandoci dopo le cadute e lasciandoci "inchiodare spiritualmente" come Lui, allora parteciperemo anche della Sua gloria nel Suo Regno eterno certi che «se moriamo con Lui, vivremo anche con Lui; se con Lui perseveriamo, con Lui anche regneremo» (cfr. 2Tm 2, 11-12).

un'aspirante psgm

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