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LA MUSICA DI DIO...


C’è un pentagramma chiamato vita, che si apre con la chiave di violino del progetto di Dio.

Su questo pentagramma troviamo note brevi, note lunghe, ci sono note acute e note gravi che scandiscono il ritmo e creano la melodia, proprio come le esperienze che facciamo.

Possono esserci pause più o meno lunghe in cui fermarsi e tacere. Spesso il tempo cambia, d'improvviso.

Ogni tanto, tra una battuta e l’altra troviamo una piccola virgola che ci impone di prendere fiato. Si, tra queste note bisogna ogni tanto fermarsi e respirare.

Il ritmo varia da veloce, a lento, ad armonioso e prontamente si deve eseguire. È veloce e allora fai fatica a suonare, a riprodurre tutte le note, a non ingarbugliare le dita… provi e riprovi, spesso perdendoti d’animo, ma poi finalmente riesci e passi alla battuta successiva. È lento e riesci a suonare tutte le note; forse ti annoi un po’, ma andare più veloce ti porterebbe all’errore perché non è quella la velocità segnata dal Maestro. È armonioso e suoni bene provando soddisfazione nel sentire quel suono perfetto, intonato, che penetra nel cuore e fa vibrare l’anima.

Possono, ahimè, esserci delle stonature, delle note talmente acute da risultare stridule o note talmente gravi da incupire l’orecchio.

I ritornelli ci fanno tornare indietro e ripetere qualche passaggio, ma poi si va sempre avanti!

C’è la legatura di valore che tiene unita una nota all’altra e ci sono invece quelle note che devono essere ben separate, proprio come accade con i nostri legami. Spesso, queste ultime sono evidenziate da un punto.

Ci sono battute vuote in cui bisogna fare silenzio e ascoltare gli altri suoni, attendere il tuo turno e dare voce a chi ci sta intorno.

Quanti segni ci sono in questo pentagramma! Quanta attenzione bisogna fare per poter eseguire perfettamente il brano della vita!

Alla fine trovi la corona, e spetta solo al Maestro decidere quale sarà la sua durata, la sua grandezza.

È Lui che posiziona ogni nota, ogni pausa, ogni segno, ogni legatura, ogni stacco.

È Lui che traccia quel segnetto per farci respirare, per farci rallentare, per farci fermare.

Il Maestro sa come finirà il brano che ha composto per ciascuno di noi.

È l’armonia della nostra vita.

Dio è il Maestro che compone e a noi non resta altro che farci strumenti nelle Sue mani.

sorella Carola, postulante psgm


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