Il vescovo aveva proposto a suor Lucia di lasciare Fatima per andare nella città di Porto, dato che lì non era ancora conosciuta. Dal diario di suor Lucia:
«Di nuovo, a Fátima, ho mantenuto inviolabile il mio segreto. Ma la gioia che ho provato quando ho salutato il Signore Vescovo è stata di breve durata. Ho ricordato la mia famiglia, la casa di mio padre, la Cova da Iria, Cabeço, Valinhos, il pozzo ... e ora lasciare tutto così, una volta per tutte? Per andare, non so neanche bene dove ...? Avevo detto di sì al signor Vescovo, ma ora gli dirò che me ne sono pentita e che non voglio andarci ».
Stavo in questa lotta spirituale su cosa avrei dovuto fare, quale fosse la strada giusta, finché tornai alla Cova di Iria, e lì la Madonna mi apparve di nuovo per confermare le parole del Vescovo:
«Così premurosamente, ancora una volta discendeste sulla terra, e fu allora che sentii la Tua mano amica e materna toccarmi la spalla; Ho guardato in alto e ti ho visto, eri Tu, la Madre benedetta che mi dava una mano e mi indicava la via; Le tue labbra si sono aperte e il dolce timbro della tua voce ha ridato luce e pace alla mia anima: "Eccomi per la settima volta, vai, segui la strada dove il Signore Vescovo vuole portarti, questa è la volontà di Dio ".
Allora ho ripetuto il mio "sì", ora molto più consapevole di quello del 13 maggio 1917 e mentre di nuovo ritornavi in Paradiso, in un batter d'occhio, passarono alla mia mente tutta la serie di meraviglie che in quel medesimo luogo, in solo quattro anni fa, avevo potuto contemplare».